La riforma della contabilità nella pubblica amministrazione: principi e strumenti
IIl corso traccia un quadro completo delle innovazioni introdotte dal d.lgs. 118/2011, modificato e integrato dal d.lgs. 126/2014, all’ordinamento contabile di Regioni e Enti locali. Analizza anche le disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’art. 81, sesto comma, della Costituzione, di cui alla legge 243/2012 come modificata dalla legge 12 agosto 2016, n. 164 recante “Modifiche alla legge 243/2012 in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali”, con particolare riferimento agli effetti sui bilanci delle Regioni e degli Enti locali. Approfondisce le principali decisioni della Corte Costituzionale e della Corte dei Conti in materia di finanza e contabilità pubblica locale e fornisce gli strumenti operativi per far fronte ai nuovi obblighi contabili previsti dal processo di armonizzazione dei bilanci pubblici per l’anno 2018 e successivi. Saranno esaminate anche le modifiche apportate alla legge 31 dicembre 2009, n. 196 recante “Legge di contabilità e finanza pubblica” sia per quanto riguarda la struttura del bilancio dello Stato, sia per il potenziamento del bilancio di cassa e l’introduzione della “legge di bilancio”. |
Programma |
Lo scenario e il quadro normativo di riferimento per la finanza pubblica, la finanza locale e l’armonizzazione contabile
La legge 196/2009 “Legge di contabilità e finanza pubblica” e le modifiche introdotte dalla Legge 4 agosto 2016, n. 163, concernenti il contenuto della legge di bilancio, in attuazione dell'articolo 15 della legge 24 dicembre 2012, n. 243; I D. Lgs. n. 90 e 93 del 12 maggio 2016 recanti attuazione delle deleghe di cui agli artt. 40, comma 1, e 42, comma 1, della legge 196/2009: struttura del bilancio dello Stato; gestione del bilancio e potenziamento della funzione del bilancio di cassa; La legge 243 del 24 dicembre 2012: “Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione”. La legge 164 del 12 agosto 2016: “Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali”. Effetti sulla programmazione e gestione degli enti locali; D. Lgs. 16 marzo 2018 – Disposizioni integrative e modificative del D. Lgs. 93/2016 recante disposizioni in materia di bilancio dello Stato e potenziamento della funzione del bilancio di cassa; La legge 11 dicembre 2016, n. 232: “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019” (legge di bilancio 2017): Il concorso delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, delle città metropolitane, delle province e dei comuni alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica nel rispetto delle disposizioni di cui ai commi da 463 a 484 dell’art.1, che costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica, ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione; La Circolare concernente le regole di finanza pubblica per il triennio 2018-2020 per gli enti territoriali di cui all’articolo 1, commi da 465 a 508, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge di bilancio 2017), come modificata dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di bilancio 2018). La legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205 ): norme sugli enti territoriali; Il Testo Unico degli Enti locali – TUEL – D. lgs. 267/2000; Le prospettive del quadro normativo sulla contabilità degli enti territoriali; I decreti ministeriali che aggiornano i principi contabili e modificano gli schemi di bilancio I fondamenti della riforma della contabilità degli enti territoriali I fattori che hanno richiesto una riforma della contabilità; Il ritardo nei pagamenti dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni: gli effetti della riforma della contabilità; Perché si formano i debiti degli enti territoriali: l’analisi della gestione, la programmazione dei flussi di cassa; Le direttrici del percorso di riforma della contabilità degli enti territoriali:
I principali elementi di cambiamento del sistema contabile; L’armonizzazione contabile nel processo di riforma della Pubblica Amministrazione; La riforma e l’impatto organizzativo: le relazioni tra il servizio finanziario e gli altri servizi, il rapporto tra i dirigenti degli enti, la rete organizzativa; Il settore dei lavori pubblici e la riforma della contabilità degli enti territoriali; La giurisprudenza e le decisioni della Corte dei Conti in materia di armonizzazione contabile e finanza locale Le principali deliberazioni della Sezione Autonomie della Corte dei Conti:
Equilibri di finanza pubblica e locale Il risparmio pubblico, il saldo primario, il saldo netto da finanziare, l’indebitamento netto, il ricorso al mercato: definizione e analisi; Concorso agli obiettivi di finanza pubblica degli enti locali: il saldo di competenza tra entrate finali e spese finali nel contesto del pareggio di bilancio costituzionale (Legge 243/2012 e smi); Gli equilibri finanziari del bilancio e della gestione nel D. Lgs. 118/2011 e s.m.i.; Il nuovo saldo di finanza pubblica di cui alla legge 243/2012 riformata e relazioni con gli equilibri del bilancio e della gestione; Gli equilibri del bilancio e della gestione nel D. Lgs. 126/2011 correttivo e integrativo del D. Lgs. 118/2011 e nel TUEL – D.lgs. 267/2000 come modificato dal D. Lgs. 118/2011 e s.m.i.; Il nuovo ordinamento contabile delle Regioni: relazioni con la contabilità degli enti locali; Le relazioni tra le Regioni e gli enti locali nell’ottica programmatica e gestionale; I principi contabili generali di cui al D.lgs. 118/2011 modificato e integrato dal D. Lgs. 126/2014 Analisi e commento dei principi generali con particolare riferimento alla competenza finanziaria, alla competenza economica e alla prevalenza della sostanza sulla forma; La nuova contabilità finanziaria e il principio della competenza finanziaria potenziata Il cardine della riforma: il principio della competenza finanziaria potenziata; Le più recenti modifiche al principio della competenza finanziaria: gli investimenti; Nuove definizioni di accertamenti e impegni. Le modalità applicative del principio: la contabilizzazione delle principali tipologie di entrata; Le fasi di gestione dell’entrata: accertamento, riscossione e versamento; La contabilizzazione dei principali macro-aggregati di spesa; Le fasi di gestione della spesa: impegno, liquidazione ordinazione e pagamento. Il fondo pluriennale vincolato; Il fondo pluriennale nel bilancio e nel rendiconto; Il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato; La gestione del fondo pluriennale vincolato; Esempi: il fondo pluriennale vincolato da debito; Il fondo pluriennale vincolato per il finanziamento di contributi a terzi; altri esempi; La copertura finanziaria del Fondo Pluriennale vincolato; Il finanziamento degli investimenti nell’ottica del rilancio della spesa di investimento; Il fondo crediti di dubbia esigibilità; Il fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio di previsione; Modalità di determinazione del fondo; La verifica di congruità del FCDE nel corso dell’esercizio; Il fondo crediti di dubbia esigibilità nel rendiconto; La verifica di congruità del FCDE in sede di rendiconto; Il FCDE nella copertura degli investimenti pluriennali; il fondo crediti di dubbia esigibilità. Le variazioni di bilancio: competenze e approvazione; Controllo della salvaguardia degli equilibri: modalità di effettuazione e interventi di gestione; Finalità, contenuti e misure da adottare in caso di squilibri finanziari; Assestamento generale del bilancio; Il riaccertamento ordinario e straordinario dei residui; Il riaccertamento ordinario dei residui non correttamente imputati all’esercizio di competenza; Il risultato di amministrazione; La composizione del risultato di amministrazione; L’utilizzo dell’avanzo di amministrazione; Il disavanzo; Il prospetto del risultato di amministrazione presunto; Vengono esaminati casi concreti e svolte esercitazioni pratiche Il principio contabile applicato della programmazione Il ciclo della programmazione pubblica (legge 196/2009, legge 42/2009) Il ciclo della programmazione nello Stato, nelle Regioni e negli Enti locali I principi generali di riferimento; Il processo di programmazione nel nuovo principio contabile; Gli strumenti di programmazione della Regione; Il documento tecnico di accompagnamento e il bilancio finanziario delle regioni Il Documento Unico di Programmazione degli Enti locali; Il bilancio di previsione e i documenti allegati; La nota integrativa Il piano esecutivo di gestione e delle performance. Il piano dei conti e la classificazione per missioni e programmi Il piano dei conti integrato; Struttura del piano dei conti; Piano finanziario; Piano economico; Piano patrimoniale; Il principio della contabilità economico – patrimoniale e il metodo di registrazione partiduplistico; Il metodo della partita doppia: generalità e tecniche applicative; La classificazione dei fatti di gestione: permutativi, modificativi e misti; Il conto come strumento di rilevazione; I conti finanziari e i conti economici; Il principio generale della competenza economica inserito nei principi generali della riforma contabile di cui al D. Lgs. 118/2011 e s.m.i Costi e ricavi; Oneri e Proventi: definizione e rilevazione. Il Principio generale della competenza economica Il principio contabile applicato concernente la contabilità economico – patrimoniale degli enti in contabilità finanziaria. Il concetto di competenza: la competenza finanziaria; la competenza monetaria e la competenza economica; I componenti economici della gestione. I componenti economici non rilevati dalla contabilità finanziaria. La misurazione dei componenti del risultato economico I Componenti del conto economico: componenti economici positivi e componenti economici negativi. Proventi e oneri finanziari Proventi ed oneri straordinari Gli elementi patrimoniali attivi e passivi Le scritture di assestamento della contabilità economico-patrimoniale. Il «gruppo amministrazione pubblica» e il bilancio consolidato Il principio contabile applicato del bilancio consolidato: analisi delle più recenti modifiche e integrazioni; Il “Gruppo amministrazione pubblica”; Le caratteristiche del bilancio consolidato; Il percorso di redazione del bilancio consolidato. Il piano degli indicatori di bilancio e l’informativa per il cittadino Il piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio; Il rendiconto semplificato per il cittadino La giurisprudenza della Corte Costituzionale in materia di finanza e contabilità pubblica Analisi di decisioni della Corte Costituzionale in materia di finanza e contabilità pubblica; Il principio di coordinamento della finanza pubblica nella giurisprudenza della Corte;
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Docenti |
dott. Francesco Delfino, componente della Commissione Armonizzazione Contabilità Pubblica presso il Ministero dell'Economia e esperto presso la Corte dei conti [curriculum vitae] [sito web]
prof. Luca Bisio, Università degli Studi di Milano Bicocca [curriculum vitae] [sito web] dott. Marco Castellani, dottore commercialista e revisore contabile presso Studio Castellani (Ravenna) [curriculum vitae] [sito web] e componente della Commissione Armonizzazione Contabilità Pubblica presso il Ministero dell'Economia e consulente della Corte dei Conti [sito web] dott. Donato Centrone, magistrato della Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per la Lombardia e per la Liguria dott. Marco Rossi, commercialista e revisore dei conti |
Metodo |
La didattica tiene conto della necessità non solo di sviluppare conoscenze ma anche di affinare l’utilizzo di strumenti e comportamenti professionali. A tal fine, sono previste attività e esercitazioni pratiche mirate a verificare l’applicazione degli strumenti e dei comportamenti proposti in situazioni reali, con testimonianze e trattazione di casi.
I partecipanti possono formulare, prima dell’inizio del corso quesiti riguardanti gli argomenti trattati. I quesiti saranno oggetto di approfondimento durante le lezioni. Il Laboratorio per l'Innovazione nella Pubblica Amministrazione è disponibile ad assistere i partecipanti fino al trimestre successivo alla conclusione del corso fornendo riscontro ad eventuali quesiti relativi ai temi affrontati. |
Destinatari |
Il corso si rivolge a tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni interessati a approfondire i temi oggetto del corso, non solo agli specialisti.
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Durata e calendario |
Il corso ha una durata di 40 ore e si articola in otto incontri di 5 ore
5 marzo 2019 dalle 13,00 alle 18.00 4 marzo 2019 dalle 9.00 alle 14.00 15 marzo 2019 dalle 13,00 alle 18.00 25 marzo 2019 dalle 13,00 alle 18.00 12 aprile 2019 dalle 9.00 alle 14.00 15 aprile 2019 dalle 9.00 alle 14.00 7 maggio 2019 dalle 13,00 alle 18.00 8 maggio 2019 dalle 9.00 alle 14.00 |
Sedi |
Il corso si svolge presso le strutture dell’Università degli Studi di Genova
La lezioni si svolgeranno principalmente in via Balbi 5, presso l'Università degli Studi di Genova. Altre sedi per ulteriori attività seminariali potranno essere individuate presso le amministrazioni partner. |
Organizzatori |
FARE ricerca consulenza e formazione
Laboratorio per l'Innovazione nella Pubblica Amministrazione |
FARE ricerca consulenza e formazione
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