Prevenzione della corruzione e trasparenza
Il corso presenta un panorama completo della normativa in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza a partire dalla legge 190/2012, e successive disposizioni attuative, fino ai più recenti interventi. La trattazione di una disciplina particolarmente complessa - e che ha presentato difficoltà interpretative e di applicazione - viene svolta in una prospettiva pratica, anche alla luce dei recenti interventi dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Il corso consente di assumere piena consapevolezza degli obblighi in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza e delle sanzioni per mancato adempimento. Obiettivo del corso è fornire strumenti pratici per assolvere ai numerosi adempimenti che gravano sulle amministrazioni e sugli enti interessati. |
In particolare vengono fornite indicazioni pratiche per la redazione e l’aggiornamento dei documenti programmatici (piani triennali) e delle relazioni del responsabile della prevenzione della corruzione.
Le testimonianze di esperti, l’illustrazione di casi e le esercitazioni pratiche complementano la trattazione dei temi giuridici e tecnici e forniscono indicazioni utili a risolvere i problemi di applicazione della normativa. L’impostazione del corso, seguendo le indicazioni di Anac, ha l’intento di contribuire a orientare le società e gli enti ad applicare la normativa di prevenzione della corruzione e di trasparenza mettendo in atto strumenti mirati e incisivi, adatti alla propria realtà organizzativa, e non limitandosi a un mero adempimento burocratico.
Le testimonianze di esperti, l’illustrazione di casi e le esercitazioni pratiche complementano la trattazione dei temi giuridici e tecnici e forniscono indicazioni utili a risolvere i problemi di applicazione della normativa. L’impostazione del corso, seguendo le indicazioni di Anac, ha l’intento di contribuire a orientare le società e gli enti ad applicare la normativa di prevenzione della corruzione e di trasparenza mettendo in atto strumenti mirati e incisivi, adatti alla propria realtà organizzativa, e non limitandosi a un mero adempimento burocratico.
Programma |
Introduzione e quadro normativo
La corruzione in Italia e le norme di contrasto alla corruzione. Il quadro normativo: la legge 190 del 2012 e i più recenti interventi legislativi. Il Piano nazionale anticorruzione. Obiettivi strategici del governo per lo sviluppo della strategia di prevenzione della corruzione. Obiettivi, indicatori e target del Piano nazionale anticorruzione. Linee di indirizzo alle amministrazioni pubbliche per l’attuazione della prevenzione della corruzione. Il Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC) L’obbligo di adozione del PTPC e gli indirizzi dell’Anac. I contenuti minimi del PTPC come riportato dal Piano nazionale anticorruzione. I modelli di PTPC e guida alla redazione e all’aggiornamento del PTPC. Le misure obbligatorie e misure ulteriori. Il coordinamento degli interventi. Le aree di rischio. Le matrici dei rischi. Le linee guida Anac sull’applicazione della normativa alle società pubbliche e agli enti di diritto provato in controllo pubblico. Esercitazione su individuazione delle attività a più elevato rischio; mappatura dei rischi e valutazione del livello di esposizione al rischio. Soggetti e ruoli della strategia di prevenzione della corruzione. L’integrità nella pubblica amministrazione. Le autorità politiche, i dirigenti. Il Responsabile della prevenzione della corruzione. Il ruolo e prerogative. La responsabilità disciplinare, civile, penale, amministrativa nelle attività di prevenzione della corruzione. Gli OIV. Illustrazione di casi e lezioni tratte dalle esperienze negli enti locali. La Relazione annuale del Responsabile per la prevenzione della corruzione (prevista dall’articolo 1, comma 14, della legge n. 190/2012). Modelli e contenuto minimo della relazione. Le indicazioni di Anac per la predisposizione della relazione annuale. Guida alla preparazione della relazione annuale. Il codice di comportamento dei dipendenti pubblici. I codici di comportamento dei dipendenti pubblici: esperienze a confronto. La nuova disciplina in materia di codici di comportamento ex legge 190/2012. Il nuovo codice di comportamento dei dipendenti pubblici e il dpr del 16 aprile 2013, n. 62 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165” Ambiti di applicazione. La delibera 75 del 24 ottobre 2013 “Linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni (art. 54, comma 5, d.lgs. n. 165/2001)” Il Whistleblowing. Inconferibilità, incompatibilità e incandidabilità. Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità (PTTI) Gli obblighi di pubblicazione dei dati e i recenti interventi in materia di trasparenza. Il d.lgs 33/2013, orientamenti e delibere Anac. Modelli e contenuto minimo del PTTI e guida alla redazione del PTTI. Le modalità di aggiornamento e coordinamento del PTTI con il PTPC secondo le indicazioni di Civit contenute nella delibera n. 50/2013 “Linee guida per l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016”. L’accesso civico Le norme in materia di accesso civico. Le responsabilità delle amministrazioni. L’accesso civico e possibilità della vigilanza partecipativa dei cittadini. Il ruolo di vigilanza di Anac in materia di trasparenza. |
Docenti |
dott. Adriano Gribaudo, magistrato della Corte dei conti per il Piemonte
dott.ssa Mariangela Zaccaria, vecesegretario generale vicario del Comune di Milano dott. Luciano Ossani, Comune di Milano dott.ssa Maria Lucente, Comune di di Milano dott.ssa Luisa D'Evoli, Consigliere della Corte dei conti assegnato presso l’Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio dei Ministri dott. Cosmo Sciancalepore, magistrato della Corte dei conti per la Puglia avv. Michele Calaprice, avvocato libero foro dott. Luigi Carli, Procura della Repubblica dott. Donato Centrone, magistrato della Corte dei conti - sezioni regionali di controllo per la Lombardia e per la Liguria prof. Leonardo Falduto, Università del Piemonte Orientale prof.ssa Patrizia Vipiana, Dipartimento di Scienze Politiche, Università degli Studi di Genova |
Metodo |
La didattica tiene conto della necessità non solo di sviluppare conoscenze ma anche di affinare l’utilizzo di strumenti e comportamenti professionali. A tal fine, sono previste attività e esercitazioni pratiche mirate a verificare l’applicazione degli strumenti e dei comportamenti proposti in situazioni reali, con testimonianze e trattazione di casi.
I partecipanti possono formulare, prima dell’inizio del corso quesiti riguardanti gli argomenti trattati. I quesiti saranno oggetto di approfondimento durante le lezioni. Il Laboratorio per l'Innovazione nella Pubblica Amministrazione è disponibile ad assistere i partecipanti fino al trimestre successivo alla conclusione del corso fornendo riscontro ad eventuali quesiti relativi ai temi affrontati. |
Destinatari |
Il corso si rivolge a tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni interessati a approfondire i temi oggetto del corso, non solo agli specialisti.
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Durata e calendario |
Il corso ha una durata di 40 ore. Le lezioni si svolgono dalle 14.30 alle 18,30.
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Sedi |
Il corso si svolge presso le strutture dell’Università degli Studi di Genova. Altre sedi per le attività potranno essere messe a disposizione da eventuali enti partner del progetto
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Organizzatori |
FARE ricerca consulenza e formazione
Laboratorio per l'Innovazione nella Pubblica Amministrazione - Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Genova |
FARE ricerca consulenza e formazione
(srl con socio unico) via Edilio Raggio 11/11 scala A, 16124 Genova pec: [email protected] - mail: [email protected] |
partita iva e codice fiscale 01981010992
iscritta al registro delle imprese di Genova Numero REA GE 450075 - Capitale sociale € 10.000 i.v. cell: +39 333 6372173 - www.farericerca.com |